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Trento - 15° Raduno e Benedizione delle moto a Trento right

a Trento 2013

 

 

L'invasione dei centauri, e la città a misura di moto

 

 

« Il motore della vostra moto sia come il vostro cuore ». Questo l’augurio rivolto da monsignor Ettore Facchinelli alle migliaia di bikers accorsi ieri mattina in piazza Fiera per ricevere la tradizionale benedizione, giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione. Un bel traguardo per il Moto Club di Trento, impegnato nell’organizzazione dell’evento, celebrato da Fabio Vettori con un’originale stampa. Quasi 4.000 i mezzi parcheggiati, che alle ore 11 avevano già riempito non solo la piazza ma anche le vie limitrofe fino a corso III Novembre, via XXIV Maggio, via Piave e via San Bernardino. Fra loro anche tanti esemplari di Vespa, di tutte le epoche, qualche scooter e quad.

 

Il clima che si respirava era quello di una grande festa, un ritrovo fra amici: tanta allegria, aperitivi autogestiti e merende improvvisate a base di vino, birra e salame. Non solo bikers trentini, ma anche tanti motociclisti giunti dall’Alto Adige, da Feltre e dalle province di Verona, Vicenza, Padova, Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona, richiamati grazie alle 10.000 locandine diffuse dall’Azienda per la promozione turistica di Trento. Numerosi gli harleysti che quest’anno festeggiano i 110 anni di storia della leggendaria moto.

 

   

 

Tutte le generazioni erano presenti alla festa perché tanto, come ha spiegato monsignor Facchinelli, « i motociclisti sono sempre giovani ». Molte le donne, sia in veste di bikers che di passeggere, come la giovane Alice di Mezzolombardo, alla sua seconda esperienza assieme al fidanzato “ducatista”. L’amore per la moto sembra essere più forte della crisi: Omar e Federico, entrambi di Trento, preferiscono rinunciare ad altro ma non alla loro passione più grande. Fa loro eco Andrea, che spiega come le moto consumino meno della macchina e, soprattutto, rappresentino la libertà: « In questi tempi c’è sempre più gente che ha bisogno di sfogarsi e di prendersi un momento per staccare da tutto », come cavalieri dei nostri giorni con lo sguardo rivolto all’orizzonte.


 

Per quanto riguarda la sicurezza, invece, le voci sono discordi. Chi si lamenta della qualità dell’asfalto, come Marco di Andalo, chi, invece, è soddisfatto dell’impegno della Provincia ed invita a verificare come sia la situazione altrove, ad esempio nel riminese, terra di moto ma con un manto stradale molto pericoloso. C’è molta attesa per i nuovi guard rail provvisti di barriera, già promessi dall’amministrazione. " Vogliamo tornare in piazza Duomo per il nostro novantesimo anniversario che celebreremo nel 2015 ". Un messaggio chiaro e diretto all'intera amministrazione comunale quello che ieri il presidente del Moto Club di Trento, Bruno Garzetti, ha voluto lanciare dal palco di piazza Fiera, in occasione della quindicesima benedizione delle moto, davanti a oltre 4 mila e 500 due ruote e 6 mila persone. Una partecipazione tale che poche volte si è vista negli ultimi anni e che ha visto fin dalle prime ore della mattinata arrivare a Trento appassionati provenienti da tutto il nord Italia e non solo. « È una giornata splendida - ha spiegato il presidente Garzetti - e la partecipazione che stiamo vedendo è davvero straordinaria. Gli appassionati delle due ruote non demordono nemmeno davanti alla crisi che tutti noi stiamo attraversando ». In piazza Fiera moto di ogni genere dalle Harley Davidson, che proprio quest'anno festeggiano 110 anni, ai mezzi delle forze dell'ordine, a quelli d'epoca.

 

Una tale quantità di persone che in poco tempo ha riempito non solo la piazza ma anche le zone limitrofe, via Giovanni Bosco, via Travai e corso Tre Novembre in attesa della benedizione, a mezzogiorno, da parte di don Ettore Facchinelli. « La moto - ha affermato il presidente del Moto Club - è un mezzo snello che non crea particolari problemi. Nessun altro territorio come il nostro, con le Dolomiti, riesce ad offrire agli appassionati percorsi splendidi. Per questo vogliamo puntare nel far crescere la voglia di viaggiare sulle due ruote accanto ad una forte cultura al rispetto dell'altro e alla sicurezza ». Il numero di persone che al giorno d'oggi utilizza nella quotidianità una moto è in continua crescita, hanno spiegato gli organizzatori dell'evento, e davanti a numeri sempre più grandi anche una città come Trento si deve adattare. « In varie zone - spiega Bruno Garzetti - i parcheggi per le due ruote non sono sufficienti. Specialmente nella zona centrale della città, ma anche accanto alle scuole medie e superiori).

 

 

 

Tra i temi toccati durante la benedizione delle moto anche quello della sicurezza con i guard rail che spesso si trasformano in vere e proprie lame mortali per i motociclisti e i ciclisti. « A noi quello che interessa è la protezione alla base della barriera - continua Garzetti - affinché non si trasformi in una ghigliottina. Lo scorso anno abbiamo visto l'intervento della Provincia su alcuni tornanti del Bondone, ora però bisogna proseguire ». Atteso fin dall'inizio e accolto tra gli applausi e il rombo delle moto è stato anche quest'anno l'immancabile don Ettore Facchinelli. «Motociclista - ha affermato dal palco prima di benedire le moto - ricorda sempre che il motore della moto è come il tuo cuore. Se lo usi bene, con saggezza e amore, aumenta in te la vita e la gioia». A concorrere infine al successo della manifestazione di ieri anche l'Apt di Trento, che per l'occasione ha realizzato una mappa del Trentino con i principali percorsi adatti alle due ruote, gli hotel convenzionati e specializzati ad accogliere questi mezzi e le officine sul territorio. “Abbiamo cercato - ha  piegato la presidente dell'Apt Elda Verones - di offrire un'accoglienza completa dando tut­te le informazioni necessarie per poter visitare la città e tutto il Trentino ”.

 

Quella passione spesso tramandata da padre in figlio

Cartolina commemorativa del raduno 2013

La moto simbolo di libertà, di indipendenza, amore e voglia di uscire dagli schemi. Una passione ancora molto forte, tramandata da padre in figlio, che ieri ha portato in piazza Fiera, intere generazioni. « lo passo moltissime serate con mio padre - ci racconta Davide Preghenella - a restaurare moto. Stiamo assieme ed in un inverno riusciamo a sistemare almeno un mezzo. Al momento a casa ne abbiamo dieci. Non è un lavoro e nemmeno un costo ma una passione che ci accompagna da ormai diversi anni ». Sulle due ruote nascono anche amori come quello di Luigi Lama e Sara Pincingher di Pergine, arrivati assieme in sella della loro Hornet 900. «lo ho sempre avuto, da quando ero piccolo, la passione per le moto - ci racconta Luigh, fino a poco tempo fa avevo uno scooter Tmax. Quando ho incontrato Sara,dopo un po' di tempo, anche lei si è appassionata ed ora quando riusciamo ad essere liberi nei weekend e il tempo è bello non rinunciamo a qualche bella gita ». Poco importante se il costo per mantenere in funzione una moto non sia proprio conveniente, soprattutto in un periodo di crisi. L'aumento dei prezzi per l'assicurazione e per la benzina non sembrano spa­ventare più di tanto. « È da una vita che ho la mia Harley Davidson - ci dice Diego di Rovereto- se dovessi guardare ai soldi che ci spendo dietro e al tempo di manutenzione allora dovrei chiuderla in un garage e non usarla mai. Quello  che però conta è la passione, la bellezza di viaggiare e di scoprire nuovi posti stando all'aria aperta e godendosi il panorama attorno». Ad arrivare in piazza fiera ieri anche il gruppo di «Trentino Moto Adventure», un progetto per quei viaggiatori, col casco in testa e una moto come compagna di viaggio, alla continua ricerca di nuovi luoghi da visitare con l'obiettivo poi di condividere le proprie emozioni con racconti e foto pubblicati sul sito internet http://www.trentinomotoadventure.com  « Noi quando viaggiamo - ha spiegato Duilio Broilo – non cerchiamo la solita strada ma cerchiamo sempre posti nuovi ».           

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