a Trento 2013
Sci al chiaro di luna. Più
di mille persone alla serata inaugurale. Tutti in coda come una volta
Bisognava accendere le luci
sul Bondone per portare i trentini di città sulla loro montagna.
Bellissimo. Una festa. Di più: un assalto. Erano più di mille ieri sera
gli sciatori ad inaugurare la stagione notturna del Bondone. C'era così
tanta gente che la vecchia seggiovia del Montesel non riusciva a
smaltire la grande folla. Hanno aperto in fretta e furia pure la seconda
linea ma non è bastato: tutti in coda come ai vecchi tempi. Più gente di
notte che di giorno. Cortina tiè. Entusiasta il presidente delle funivie
Fulvio Rigotti che era ottimista ma non si aspettava tanto successo.
Tantissimi ragazzi, ma c'era
gente di ogni età. Bambini compresi. Alla grande festa non è mancato il
popolo dello scialpinismo che saliva a bordo pista. E poi i ragazzi del
freestyle e dello snowboard che per evitare la coda risalivano a piedi
lungo la pista. Ce n'è per tutti: stelle nel cielo e luci della città
giù in basso per i romantici. Bar aperti per chi vuole stare in
compagnia. E ieri pure le salsicce con il brulé gratis per tirare tardi.
Temperatura -1 grado. Perfetta per sciare. Il popolo degli happy hour ha
seguito il tam tam e si è riunito quassù in montagna. Pare di essere in
città. Bellissimo. Le piste illuminate le avevamo già quarantacinque
anni fa. La coda a tratti fa innervosire. Tanta gente. Ci sono le luci
ma il Bondone è quello di trent'anni fa. Ci vogliono anche venti minuti
per salire sulla seggiovia. Ma nessuno protesta: ad un certo punto hanno
aperto i cancelletti, tutti gratis.
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Il successo di questa idea si
misurerà nelle prossime settimane ma la partenza è ottima. Esauriti pure i
parcheggi di Vason, tutti alle Rocce Rosse per tornare con il bus navetta. Chi
non ha gli sci può noleggiarli: giù in via Brescia proprio sulla strada per il
Bondone oppure su alla partenza degli impianti. Si potranno prendere pure
lezioni di sci. Ognuno la interpreta a modo suo. Salendo in seggiovia abbiamo
visto persino gente scendere in fuoripista sotto l'impianto mentre laggiù in
città si potevano contare i lampioni dei sobborghi di collina. Nessuno si è
fatto male, nemmeno gli acrobati dello snow park. Gli impianti saranno pure
vecchi ma Trento questa volta può essere orgogliosa: qual è la città
universitaria dove si può sciare a venticinque minuti d'auto dal centro storico?
Se solo ci fosse il grande impianto. Una signora è salita con il figlioletto da
Cavedine. Una coppia sale nel buio in seggiovia e racconta agli amici rimasti a
casa le meraviglie dello sci notturno. Per di più solo a 10 euro. Altro che
happy hour, evviva l'happy snow (così l'hanno chiamato).
Gli sciatori sotto le stelle nelle
notti serene (come ieri) si vedono fin dalla piana Rotaliana: le luci sulle
piste sono un grande manifesto pubblicitario del Bondone visibile
dall'autostrada. Sono grandi palloni pieni di gas che rendono la sciata facile e
sicura come se fosse giorno. C'è solo la Cordela certo, ma di notte anche una
pista facilissima diventa interessante. E se gli impiantisti manterranno le
promesse con il Lavaman sarà tutta un'altra cosa. Alle dieci e trenta è comparsa
pure la luna a illuminare i banchetti della grappa, che spettacolo magnifico.
Come si dice? Buona la prima.
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