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Trento - Tradizionale sfilata di carri - Carnevale 2013

 

Una piazza Duomo gelida è stata scaldata ieri pomeriggio dalle risate dei tantissimi bimbi mascherati che, bardati di giacche e berretti sotto i costumi, hanno festeggiato il Carnevale cittadino e applaudito alla sfilata dei carri, tra coriandoli e stelle filanti.  I leoncini di Pressano sono ormai dei veterani della sfilata, con le loro dodici partecipazioni alle spalle, e il loro lavoro di allestimento è iniziato dopo Natale: le donne hanno fatto i vestiti, gli uomini il carro e i ragazzi hanno curato i balletti, anche i nonni hanno fato una mano.
 

 

 

Sabato 9  febbraio 2013  Il Carnevale in Piazza Duomo a Trento

 

 

 

Seconde classificate sono state le api del carro “Fatti di miele” delle cooperative di Trento, alla loro prima partecipazione e già premiate. «E’ stato soprattutto un gran divertimento sfilare per la città con tutte queste maschere – sorride Daniela Bottura mentre ritira la targa – e sicuramente torneremo anche l’anno prossimo, diventerà la nostra tradizione».

 

 

 

Carro delle Cooperative di Trento- Fatti di Miele - Secondo classificato

 

 

 

Pochissimi i costumi importati dai cartoni animati giapponesi: quest’anno la piazza era tutta per le maschere tradizionali, tra clown, pirati e principesse, ma anche tanti animali, pulcini, coccinelle e puzzole, e qualche teletubbies. I carri hanno attraversato tra la folla le vie del centro, da via Garibaldi attraverso via Calepina, largo Carducci e via Belenzani fino in piazza Duomo, dove i vincitori si sono scaldati ballando sulle note delle 

 

 

 Carro dell'Oratorio di Pessano - Il Re Leone - Primo classificato

 

 

 

 

canzoni del Re Leone seguendo il loro carro, con un enorme leone ruggente in cima e tanti leoncini intorno, accompagnati da mamme leonesse e papà travestiti dal babbuino Rafichi, dal facocero Pumba e dal suricate Timon, in tutto centoquarantacinque figuranti.

 

 

L'allegra comitiva dei LEONI al seguito del carro

 

 

 

Palma di carro più divertente ai terzi classificati, gli astronauti dell’ “Arca galattica” di Mattarello, che hanno coinvolto nella costruzione del coloratissimo carro le scuole del paese . Voce dal palco, a premiare tutti i carri e intrattenere la piazza gremita, è stato Danieli, il direttore di Trentino Iniziative, che si è detto soddisfatto anche quest’anno del risultato. «Lo facciamo per i bambini, e quando loro si divertono vuol dire che è andato tutto bene. Quest’anno in particolare hanno partecipato circa novecentocinquanta figuranti divisi in undici carri, e la piazza si è riempita nonostante il freddo e si deve dire che già la si è scampata bella perchè il sabato

 

 

Gli astronauti al seguito dell' Arca Galattica

 


precedente piopveva pure. L’anno prossimo si spera che vada meglio per il meteo, perché Carnevale cadrà la prima settimana di marzo. Maschere e coriandoli, colori, tanto divertimento e la tradizione del Carnevale di Trento anche quest'anno è stata rispèettata. Si sono presentati alla partenza solo otto carri allegorici e tre gruppi mascherati a dare vita al corteo, per un totale di oltre 800 persone coinvolte. Questo in riferimento ai «protagonisti» che hanno avuto modo di dimostrare ai presenti le loro capacità organizzative, frutto di impegno e lavoro durati anche tre mesi. Ma a partecipare attivamente alla sfilata sono stati soprattutto bambini e famiglie che si sono dati appuntamento in qualità di spettatori per sostenere ed accompagnare gruppi e carri di conoscenti e amici. Rispetto agli anni scorsi si è dovuto rinunciare ai carri di Mattarello e Segonzano che non sono riusciti a rispettare gli stretti tempi imposti dal periodo di Carnevale che cadeva, quest'anno, nei primi quindici giorni di febbraio. Si è potuto invece salutare con calore, dopo anni di assenza, la partecipazione di un carro tutto cittadino (cooperativa Sad) con circa 200 persone al seguito. Il programma 

 

 

predisposto dal CTI in collaborazione con il Comune di Trento è risultato anche nel 2013, ben nutrito per tutto il periodo che è andato dal 1 febbraio a tutto martedì 12 febbraio, sia per quando riguardava il centro cittadino sia in merito agli eventi (ben 21) che si sono svolti nelle diverse circoscrizioni. Il parco divertimenti con le giostre quest'anno so state sistemate in piazza Fiera con quindici attrazioni, alcune delle quali hanno rappresentato una vera e propria novità per il Carnevale trentino. Da sottolineare che in piazza Cesare Battisti era attiva nello stesso lasso temporale l'antica giostra dei cavalli, oggi perfettamente funzionante. Martedì 12 febbraio si è assistito ala conclusione del programma cittadino in piazza Cesare Battisti: Gellindo Ghiandedoro ha portato «uno strano Carnevale» dedicando una fiaba al periodo in cui «ogni scherzo vale». Non sono mancati giochi e piccoli gadget, consegnati ai bambini presenti, compreso

 

 

 

il semestrale Giornallindo. In contemporanea gli alpini di Trento hanno distribuito bevande calde e krapfen in gran quantità. Era attivo anche un laboratorio di trucco gestito dall'associazione teatrale Iride, mentre alle 16 era previsto uno spettacolo di animazione con la compagnia «Due di picche. Nonostante la carenza di risorse economiche, si è voluto  investire sulla città, per un evento tanto amato e partecipato da famiglie e bambini, con circa 22.000 euro, cui hanno contribuito CTI, Comune di Trento e Casse Rurali Trentine e giostrai. Per la preparazione del carro che ha vinto: IL RE LEONE, tranne i colori (pagati con un'autotassazione) gli altri materiali usati sono di riciclo. «Per il leone hanno utilizzato la gomma piuma di un vecchio divano, che altrimenti sarebbe stato buttato. Gli ideatori  hanno girato per le aziende vicine al quartiere, per richiedere i ferri che  

 

 

occorrevano per la realizzazione del carro, qualcosa è stata trovata e  portata da casa e gran parte della struttura è stata riciclata dal carro dello scorso anno. Per i ragazzi che frequentano l'oratorio, la preparazione del carro è quindi diventato un modo per imparare il rispetto dell'ambiente. E, in questo senso, il gruppo di Pressano ha una sola lamentela. «È un peccato che tanto lavoro sia sprecato a causa delle bombolette che spruzzano schiuma da barba». Bombolette inquinanti, vendute come corredo per i più piccoli. Spesso vengono abbandonate nelle strade durante i festeggiamenti. Quando poi qualcuno spruzza la schiuma sui costumi, questi, «vengono irrimediabilmente rovinati».

 

 

@enio

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