Antiche Istantanee di Trento  

 

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                            Via Androna A. 1922 - Trento

 

Viviamo in mezzo ai ricordi, ma non ci facciamo caso. Spesso capita che, un nome all'angolo di una strada, è solo una indicazione per sapere se si è nella strada giusta o in quella sbagliata, il che è ovvio, ma l'esasperazione di questo oblio sul rapporto fra nome e storia può portare a dire che Bismark è una bistecca all'uovo, dimenticando chi era il grande uomo che l'ha inventata. Giungendo al paradosso, chissà quanti automobilisti, che sanno tutto sul diesel, si sono posti seriamente il problema di sapere quale tipo di raffreddamento fosse il sistema "alfredo", non sospettando che un diesel di nome Alfredo potesse essere stato anche un uomo prima che un particolare tipo di motore. Queste antiche istantanee tenteranno di rimediare, almeno spero, dando alcune informazioni sulle vie e i luoghi della città di Trento. Quì a sinistra una delle famose Androne, come i vecchi chiamavano questi vicoli, alcuni dei quali stretti e coperti qua e là da spessi cavalcavia. Questa androna non era poi tanto stretta, anzi aveva solo bisogno di essere accomodata un pochino. Curiosa è l'opinione del Mariani il quale crede, che le androne in genere così si denominano dall'essere oblique o fuor di mano, atte perciò a declinar la pubblica via. Ritengo in oltre che la seconda androna, la Contrada del Boia, dell'Estimo del 1543 chiamasi ancora del boia una casa di rimpetto al lato settentrionale del Palazzo Ceschi, fin alla quale si estendeva l'androna prima che si inaugurasse il nuovo Giardino Garzetti. Lì presso c'erano anche una piccola porta nelle mura, di cui si ignora il nome.

 

                                                     Galleria Garbari 1930 - Trento                                           Via Colico 1930 - Trento

La Galleria Garbari fu voluta dal commerciante Garbari per il prestigio dei suoi negozi, venne aperta nel 1924, con decorazione ed allegorie della Tessitura e della Filatura, opera del pittore Augusto Sezanne. Immette in Piazza Cesare Battisti da via Manci, sul retro del Teatro Sociale.

Via Colico. Questa via porta il nome dell'estinta famiglia dei conti Alberti di Colico, così detti da un loro feudo il Lombardia, che possedevano la casa dei Baroni Salvadori in Via Larga, nella quale il vicolo imbocca. Non è mai nominato nei documenti; e non si sà come si chiamasse anticamente, seppure non è questa l'Androna di S. Maria Maggiore da un documento del 1605

 

Via S. Maddalena 1923 - Trento Dis. Virginio Kirchner

Via Oriola 1920 - Trento

 

La via S. Maria Maddalena . Via di Magdala in Galilea, che Cristo tolse dal vizio, va da Largo Carducci alle vie di Francesco Ferruccio e via Marchetti. Anticamente Via S. Maria Maddalena percorreva anche l'attuale via Marchetti fino alla confluenza con via dei Ventuno. La chiesa di S. Maria Maddalena ed anche il convento, che rimase in attività fino al 1803 e fu soppresso dai bavaresi nel 1810, furono demoliti dopo che alla fine dell'Ottocento er ano ridotti a caserme. Al loro posto sorsero le scuole Bronzetti, battezzate anche scuole Regina Elena ed oggi scuola Media annessa al Conservatorio musicale.

Via Oriola. Altra via antica e prestigiosa di Trento, della quale si ha notizia sin dal 1185 (porta Auriola). Collega Largo Carducci con via Paolo Oss Mazzurana, solo pedonale. In merito all'origine del nome si aprla di Porta Auriola o Oriola che dava " il nome di una famiglia che lì presso abitava", mentre altri azzardano una interpretazione in chiave di aura, arietta proveniente dalla Valle del Fersina, ma si accenna anche ad una possibile derivazione da rigula o roggiola che scorreva in San Simonino.

 

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